La Conservatoria: esproprio se avanza il golf a Tentizzos

BOSA. Se il progetto golf a Tentizzos dovesse proseguire nell’iter autorizzativo, la Conservatoria delle coste potrebbe, nell’ambito delle sue prerogative istituzionali, procedere all’esproprio dell’area costiera chiedendo alla Regione le risorse necessarie. Questo il fulcro delle affermazioni riportate in un post Facebook pubblicato dall’agenzia che si occupa della salvaguardia e valorizzazione degli ecosistemi e della gestione integrata delle aree costiere di pregio dell’isola.

Risposta alle precise domande inviate dal gruppo Salviamo Tentizzos nelle scorse settimane. Sull’idea progetto del green fronte mare sulla costa del Grifone, esplicitata nella bozza di intenti che parte della maggioranza vorrebbe portare all’attenzione e approvazione del Consiglio comunale, scende quindi una nuova, decisa mannaia. L’agenzia infatti ricorda che l’area dove si ipotizza di realizzare un campo da golf a diciotto buche e cubature turistico ricettive per 70.000metri cubi, idea fulcro di Bosa Colores, è tutelata dal vincolo paesaggistico del 2004 e riconosciuta come Sito di importanza comunitaria. «Ormai da oltre un decennio lo sviluppo del golf associato ad operazioni immobiliari si è imposto su tutte le aree costiere del Mediterraneo», è la premessa della Conservatoria. «È stato ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica che questo modello soprattutto quando realizzato in aree costiere e insulari porta fortissimi impatti riguardanti il consumo di risorse idriche, il rischio di intrusione salina nelle falde costiere e l’inquinamento del suolo. Ma l’impatto principale riguarda la perdita di aree di alto valore naturalistico (aree dunari, foreste, macchia mediterranea e zone umide), il consumo e di suolo agricolo e l’irreversibile perdita di un paesaggio unico e irripetibile», rimarca quindi il post. Ragioni per cui «il progetto “Bosa Colores” è in contraddizione con le finalità della Conservatoria delle coste», è il verdetto che anticipa i possibili interventi diretti nel caso si dovesse procedere con l’iter autorizzativo.

«La Conservatoria delle coste, dato che il suo mandato istituzionale prevede “L’esproprio e/o l’acquisto di quelle aree e quei beni immobili la cui qualità ambientale, paesaggistica e culturale è tale da ritenere necessaria la loro conservazione e salvaguardia”, valuterà l’opportunità di avviare le procedure per l’esproprio dell’area di Tentizzos richiedendo le risorse necessarie alla giunta Regionale».

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