ARZACHENA. Sul tema dei beni demaniali e, specificatamente, sulla question del cosiddetto Faro di Capo Ferro interviene Alessio Satta, direttore della Conservatoria regionale delle Coste. «Va ricordato – dice Satta –, che spesso ci sono delle imprecisioni riguardo l’attività della Conservatoria delle Coste. A cui la Giunta regionale ha affitato, nel dicembre 2011, 15 aree di conservazione costiera di proprietà regionale dove sono presenti fari, semafori, torri costiere e vedette costiere. La Conservatoria delle coste ha ricevuto il mandato di elaborare un dettagliato programma di valorizzazione al fine di individuare le destinazioni d’uso per ogni singolo bene del patrimonio regionale».
«Pertanto, è importante sottolineare che tra le 15 aree di conservazione costiera oggetto del Programma di Integrato di Valorizzazione – aggiunge il direttore della conservatoria delle coste – è presente un solo bene facente partedel territorio di Arzachena, ovvero la Stazione Semaforica di Capo Ferro e non il faro, che è tutt’ora invece in uso alla Marina Militare.E’importante inoltre segnalare che i fari, le stazioni semaforiche e le torri appartenenti al patrimonio della Regione Sardegna non sono in vendita e soltanto in alcuni casi specifici verranno dati in concessione per gli usi istituzionali definiti dalla Giunta regionale nel programma di valorizzazione predisposto dalla Conservatoria.Infatti i beni trasferiti alla Conservatoria diventano “aree di conservazione costiera” in applicazione della Legge Regionale n.2 del 29 Maggio 2007 e per questo inalienabili».
Satta spiega che cammino si intende perseguire. «L’approccio seguito della Conservatoria delle coste – ricorda – è basato sul concetto di valorizzazione intesa come “messa in valore” delle qualità proprie del bene, che mette l’accento sulla necessità di scoprire, tutelare ed evidenziare il valore intrinsecamente già presente nel bene, prioritariamente rispetto a qualsiasi obiettivo economico.La Conservatoria delle coste ha come unico obiettivo quello di salvaguardare, tutelare e valorizzare le aree costiere di particolare rilevanza paesaggistico-ambientale della Sardegna». (en.g.)