STINTINO. L’Asinara ospiterà oggi uno degli appuntamenti più suggestivi (soprattutto per la location ) del meeting internazionale sul turismo che si sta tenendo a Stintino e che si concluderà domani.
A Cala Reale si terrà infatti una tavola rotonda sulla storia del campo di prigionia e sul cimitero dei serbi.
Il meeting su ambiente e turismo sostenibile è stato organizzato dal Comune di Stintino e ha visto la presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore libanese in Italia Estephan Charbel che avantieri ha incontrato l’assessore regionale alla Cultura Sergio Milia. E dal vincolo storico che lega la Sardegna al Libano, fra gli antichi sardi e i fenici, è partito l’intervento del diplomatico libanese che è poi passato ad analizzare le criticità dei territori che si affacciano sul Mediterraneo.
«L’obiettivo del convengo – ha detto il sindaco di Stitino Antonio Diana – è quello della creazione di Osservatorio permanente sullo stato di salute ambientale che verificherà la sostenibilità della programmazione delle attività turistiche. Un processo di autoverifica sull’eco-compatibilità che valuterà la correttezza delle attività in relazione alla tutela delle bellezze naturali e alla conservazione delle zone di interesse paesaggistico».
Il sindaco Antonio Diana e il primo cittadino della città libanese di Herat Siad, Samih El Zein, poi hanno siglato una bozza d’intenti per l’avvio di accordi che potranno coronarsi con un gemellaggio.
Ieri, invece, è stata esaminata l’esperienza della Catalogna che raccoglie 100 comuni, 12 parchi, 105 mila ettari di territorio e un budget gestionale di 31milioni di euro.
Una vera e propria rete di parchi che consente di fare squadra e valorizzare l’intera area che trova, anche nel progetto “Parc a taula” con finalità di sviluppo economico, un esempio di collaborazione tra pubblico e privato.
«Le aziende di prodotti e servizi che aderiscono al progetto – ha detto Xavier Roget della Deputació di Barcellona – ricevono un riconoscimento e diventano un punto di informazione e collaboratori del parco. I parchi che hanno un marchio di qualità lavorano allora con prodotti di qualità in grado di dare maggiore forza».
«Il marchio è uno strumento in grado di generare un effetto moltiplicatore della spesa quindi una ricaduta economica sul territorio – ha detto il direttore del parco di Porto Conte Vittorio Gazale –. Bisogna lavorare allora sulla promozione del marchio, non tradire le aspettative dei consumatori; la scelta di pochi prodotti potrebbe assicurare più coerenza con le finalità che il parco si pone».
Numerosi gli interventi, moderati dal sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, fra i quali quello del direttore del parco dell’Asinara Pierpaolo Congiatu, del direttore della Conservatoria delle Coste Alessio Satta, dell’archeologa della Soprintendenza ai Beno archeologici delle province di Sassari e Nuoro Gabriella Gasperetti, del rappresentante di Legambiente Vincenzo Tiana.