A Montevecchio nasce un ostello tutto ecologico

di Luciano Onnis

ARBUS. Un Ostello della gioventù con il marchio ecologico. Sarà realizzato nella storica foresteria dei dirigenti della miniera, edificio stile rinascimentale nel polmone verde della pineta che avvolge l’intero abitato, dalla Conservatoria delle coste della Sardegna grazie all’amministrazione comunale di Arbus –  di cui Montevecchio è per metà frazione, l’altra appartiene a Guspini– , proprietaria dell’immobile, che lo ha affidato all’Agenzia di tutela ambientale perché lo valorizzi e lo renda fruibile per fini turistici, culturali e scientifici.  Il progetto di eco-ostello proposto dalla Conservatoria nell’ambito del programma “Camp Italia1”, prevede la riabilitazione e la riconversione di una serie di immobili localizzati in aree costiere di particolare pregio paesaggistico e ambientale e l’avvio di attività ricettive secondo la tipologia degli ostelli della gioventù. Finora sono tre, in tutta l’isola, gli immobili interessati su cui effettuare l’intervento: l’ex asilo e poi ospedale di Buggerru, un immobile nell’isola dell’Asinara e appunto la foresteria dirigenziale di Montevecchio. Qui ci saranno ottanta posti letto al piano rialzato e al primo, mentre nel vastissimo interrato saranno ospitati un pub, un wine bar e un ristorante tipico a impostazione biologica. Apertura prevista entro il 2013. Visibilmente soddisfatto per la realizzazione dell’eco-ostello e per il recupero della pregiato edificio di Montevecchio, ceduto al Comune dall’Igea nel 2001 e finora lasciato chiuso e inutilizzato, il sindaco, Francesco Atzori (erano presenti tutti i componenti della giunta e il presidente del Consiglio), che così porta a casa un importante successo per la sua amministrazione, cosa che non erano state capaci di fare quelle precedenti. «Oggi ufficializziamo la consegna dell’ex foresteria di Montevecchio alla Conservatoria – ha spiegato il primo cittadino  –, l’intervento sarà a totale carico dell’agenzia regionale delle coste, il Comune mette di suo l’immobile. Il fine della Conservatoria è quello di ridurre il carico antropico sui litorali e mettere in atto iniziative funzionali al rispetto massimo dell’ecosostenibilità e al risparmio energetico. L’eco-ostello avrà  queste caratteristiche». Turismo giovanile, convegnistica, formazione, stage universitari: la struttura sarà aperta tutto l’anno e avrà molteplici potenziali fruitori. “Questo è il primo progetto che trova ufficialità – ha rimarcato Alessio Satta, direttore generale della Conservatoria –, ma abbiamo tanti altri siti costieri sotto attenzione».

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